- Pesci, ovvero animali acquatici dotati di pinne e branchie. Questi includono pesci di mare (come orate o spigole), pesci d’acqua dolce (come le trote) e pesci che vivono in entrambi i tipi di acqua (come il salmone);
- Molluschi che, come dice la parola stessa, sono animali con un corpo molle. Tra i commestibili si distinguono quelli privi di conchiglia esterna (come polpi, calamari e seppie), altri dotati di una sola conchiglia (come le lumache di mare) e quelli protetti da una doppia conchiglia (come cozze, vongole e ostriche);
- Crostacei, caratterizzati dalla presenza di una struttura esterna rigida, ma articolata, che riveste il corpo. Tra le specie più comuni ci sono mazzancolle, gamberi, granchi, aragoste, astici, scampi e canocchie.
In particolare, il pesce è:
- fonte di proteine di ottima qualità e più digeribili rispetto alle proteine derivanti da animali che vivono sulla terraferma;
- ricchi in Omega-3, soprattutto se pesce azzurro (es.: sardine, aringhe, alici, palamite, sgombro, ecc.);
- ricchi di numerose vitamine, soprattutto del gruppo B, inoltre, i pesci grassi sono fonte di vitamina D;
- fonte di iodio e selenio, soprattutto i pesci e i molluschi. I pesci, in particolare le sardine, sono inoltre una fonte di calcio. I prodotti ittici sono alimenti con un buon contenuto di ferro, anche se meno disponibile per essere utilizzato dal nostro organismo rispetto alle carni. I molluschi bivalvi, come le cozze, hanno un contenuto altissimo di ferro, ma solo parzialmente utilizzabile dal nostro organismo;
- alimenti adatti a chi vuole o deve seguire una dieta povera di grassi saturi.
La piramide mediterranea suggerisce di consumare pesce e prodotti ittici 2 o 3 volte alla settimana, In alternativa a carne, uova, legumi e formaggi. Meglio cucinarli con olio extravergine di oliva e abbinarli sempre a verdure. I prodotti ittici possono essere acquistati sia freschi che surgelati, cercando di variare il più possibile le tipologie.
Allenatevi a pianificare il vostro menù settimanale provando nuove ricette o cercando idee per inserire il pesce nelle preparazioni più semplici come piatti unici.
Non vi piace il pesce? Non vi scoraggiate e ricordate sempre che il gusto si può allenare. Inoltre, esistono tantissime varietà che potete provare ad assaggiare. È un alimento con super qualità alle quali non dovete rinunciare per restare in salute.
Mangiare pesce fa bene alla salute!
Non è un modo di dire, ma un fatto reale. La scienza è concorde nel dire che se il pesce viene consumato secondo le indicazioni della Dieta Mediterranea, può davvero aiutarvi ad introdurre elementi nutritivi molto speciali che possono contribuire a migliorare il vostro benessere. Abbiamo già compreso che il pesce e i prodotti che fanno parte di questo gruppo sono una grande famiglia, quindi via libera alla fantasia e alle vostre preferenze per cercare le tipologie di pesce che più incontrano i vostri gusti. Il consumo di questi prodotti nell’ambito di un’alimentazione bilanciata e uno stile di vita attivo può, ad esempio, aiutare a contrastare il sovrappeso: infatti le persone che consumano più pesce tendono ad essere più magre rispetto ai consumatori di animali di terraferma.
Il pesce è la principale fonte dietetica di acidi grassi polinsaturi, in particolare di Omega-3, che possono avere proprietà antinfiammatorie e sono associati a effetti positivi per il cuore.
L’allergia a pesci, molluschi e crostacei è piuttosto frequente nella popolazione. Per questo motivo, rientrano tra gli allergeni che devono essere elencati in modo evidente nella lista degli ingredienti dei prodotti alimentari. Controllare sempre e attentamente l’etichetta ci consente di garantire la sicurezza per la nostra salute.
Il rischio di riscontrare livelli di mercurio tali da costituire un pericolo per l’organismo esiste solo per alcune specie di pesce. Infatti il contenuto di mercurio nel pesce cambia a seconda della specie: i pesci predatori di grossa taglia, come il pesce spada e il tonno, sono più facilmente contaminati da mercurio rispetto ai pesci più piccoli. Questo perché il mercurio, così come gli altri inquinanti, si accumula lungo la catena alimentare. Abbiamo però visto che il pesce fa bene alla salute quindi il fatto che possa contenere degli inquinanti non significa che non dobbiamo mangiarlo.
Una regola semplice che possiamo seguire per limitare l’introduzione di sostanze poco salutari è consumare più spesso pesci medio/piccoli come per esempio sgombri, orate, sogliole, sardine o alici e, con meno frequenza, le specie di grande taglia ed i pesci predatori adulti (come pesce spada, tonno, verdesca, palombo) che hanno una maggior probabilità di avere accumulato negli anni metalli pesanti ed altri inquinanti.
E’ quindi importante non privarsene a tavola, ma imparare a consumarlo tenendo sempre a mente che è bene variare tra le specie di alimenti che abbiamo a disposizione.
Dott.ssa Monica Giovacchini