E’ bene ricordare che ciò che mangiamo entra a far parte dei nostri processi biochimici e quindi anche energetici o dei sistemi strutturali. Ecco che dovremmo interpretare il cibo come una fonte importantissima di elementi a garanzia di tutte quelle funzioni vitali citate sopra.
Quando assumiamo un alimento dovremmo porci una serie di domande tipo: a cosa serve? Come possiamo utilizzarlo al meglio?
Perché tutto non può essere ricondotto solo ad un piacere di gola.
Dobbiamo sapere che i carboidrati contenuti negli alimenti (cereali, tuberi, legumi, frutta, e non solo) svolgono in massima parte una funzione energetica, così in parte anche i grassi (olio, grassi animali o vegetali). Inoltre i grassi sono indispensabili per aspetti sia strutturali che per i processi immunitari. Anche il colesterolo risulta importante ed implicato sia nella produzione di sali biliari, che ormoni, che vitamine. Poi esiste il mondo delle proteine, in massima parte presenti nella carne, pesce, legumi, uova, derivati del latte, soia, ecc.
Le proteine sono coinvolte in minima parte nelle funzioni energetiche, mentre in massima parte sono utilizzate per aspetti strutturali (creazione e ricambio cellulare), regolatori (dagli enzimi, agli ormoni, al sistemi immunitari). A tale riguardo ricordiamoci che ogni 120 giorni rinnoviamo tutti i globuli rossi che mediamente hanno percorso qualche centinaia di km, ogni giorno ripariamo strutture muscolari, tessuti e generiamo ormoni, enzimi e tutto ciò che serve per la nostra biochimica. Una volta individuato l’alimento e contestualizzata la funzione, le variabili che entrano in campo sono tante, andiamo ad elencarne alcune. Importantissimo il profilo digestivo che è proprio di ogni alimento: i carboidrati non hanno acidità, le proteine sì, i grassi sono indifferenti: ecco che saper cambiare gli alimenti risulta atto determinante. L’alimento solo in parte digerito dalla bocca e dallo stomaco, passa dall’intestino che è un mondo complesso fatto da cellule assorbenti, batteri, virus, lieviti e quant’altro. Importante pertanto aver nutrito bene anche i nostri batteri che compongono e danno salute al microbiota intestinale.
Digestione anomala e/o disbiosi possono concorrere a far degenerare i nostri nutrienti creando automaticamente un ambiente fermentativo e /o putrefattivo. In questo caso abbiamo perso una grande opportunità di nutrire il nostro corpo e allo stesso tempo abbiamo generato sostanze che lo intossicano e che impegnano fegato e sistema immunitario.
Dott.ssa Monica Giovacchini