Che cosa è la dieta Blackburn o Dieta della Liposuzione Alimentare?
La dieta oloproteica Blackburn o Dieta della Liposuzione Alimentare è una vera e propria terapia, molto efficace nella cura del sovrappeso e dell’obesità, ma anche per eliminare le adiposità localizzate (es. culotte de cheval o grasso addominale).
Si basa su un Protocollo dietetico medico VLCKD (Very Low Calory Ketogenic Diet), ideato nel 1971 dal Prof. Blackburn dell’Università di Harvard.
Blackburn, studiando i fenomeni metabolici che si presentano durante il digiuno, ha determinato con precisione i bisogni di aminoacidi e proteine dell’organismo, e ha dimostrato che una privazione calorica (cioè un’assenza completa di carboidrati) può neutralizzare l’effetto anabolico dell’insulina sul metabolismo dei grassi, cioè in altre parole l’accumulo di adipe.
Infatti, senza insulina non è possibile la lipogenesi (ovvero la sintesi del grasso).
Ma come funziona in pratica la dieta Blackburn?
La dieta oloproteica è una dieta normoproteica (non iperproteica!), ipocalorica e ipoglucidica. Dura 21 giorni e si basa su un introito prevalentemente proteico e lipidico, con una drastica diminuzione dei carboidrati ( meno di 20g al giorno) e un superiore apporto di micronutrienti (minerali, oligoelementi, vitamine).
La formazione dei corpi chetonici è la chiave metabolica che permette, sciogliendo il grasso, di ottenere i migliori risultati senza carenze energetiche. Il ridotto contributo calorico degli zuccheri, così creato dalla dieta, obbliga l’organismo ad utilizzare come fonte di energia i propri grassi che per essere utilizzati devono essere prima trasformati in corpi chetonici.
Cosa succede dopo le tre settimane di dieta Blackburn?
La dieta oloproteica va inserita in un’adeguata strategia terapeutica, molto personalizzata. Dopo le tre settimane segue un periodo di reintegro e mantenimento con una dieta ipocalorica, con un preciso rapporto tra proteine, carboidrati e grassi, e con una specifica indicazione della distribuzione del cibo nell’arco della giornata. Inoltre, è fondamentale associare un’assunzione giornaliera di acqua non inferiore al litro e mezzo.
Per quanto riguarda lo stile di vita, la prima cosa da fare è correggere l’eccessiva sedentarietà, camminando almeno mezz’ora al giorno a passo sostenuto e in modo continuativo.
Vantaggi della Dieta Oloproteica nell’Organismo:
° rapidità della perdita di peso, che motiverà il paziente a portare a termine la cura.
° mancanza della sensazione di fame, che si verifica a partire dal terzo giorno per la produzione di corpi chetonici
° protezione della massa muscolare, grazie all’apporto ottimale di proteine. La perdita di peso interesserà esclusivamente la massa grassa, rispettando la massa magra.
° tolleranza ottimale della cura, sia grazie alla proprietà dei corpi chetonici che all’apporto di proteine, il paziente conserva il suo tono muscolare, il suo dinamismo e anche il suo buonumore, aumentando la fiducia in sè stesso e nella possibilità di essere in grado di prendersi cura della propria salute.
In conclusione la dieta oloproteica è sempre efficace, assicura una rapida perdita di peso senza sensazione di stanchezza, senza perdita di tono muscolare e dell’elasticità dei tessuti.
La Dieta Oloproteica e le Adiposità Localizzate
Oltre ad essere una ottima terapia per obesi, affetti da sindrome metabolica, o per pazienti diabetici di tipo II , questa particolare dieta ha una funzione di “liposuzione alimentare”, ossia scioglie il grasso localizzato come nel caso delle adiposità accumulate su cosce e glutei, tipicamente femminili, come le culotte o sull’addome, tipicamente maschili.
Un approccio dietetico classico è inefficace nei confronti delle adiposità localizzate. L’insulina e gli estrogeni e l’ormone della crescita GH agiscono nei meccanismi metabolici che portano all’accumulo dei grassi.
La conseguenza di queste scoperte è che la dieta Blackburn è capace di ridurre i tassi circolanti di insulina e di aumentare i tassi nel sangue di GH, oltre ad essere in grado di ridurre le adiposità localizzate.